La legge n.92 del 20 agosto 2019 ha sancito l’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica nelle scuole.
E’ un’importante passo in avanti per formare i cittadini del domani, più consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri.
In particolare la legge che introduce l’insegnamento scolastico dell’educazione civica nelle scuole. si prefigge lo sviluppo delle competenze e di raggiungere obiettivi specifici di apprendimento su:
- Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;
- Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;
- educazione alla cittadinanza digitale;
- elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;
- educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identita’, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
- educazione alla legalita’ e al contrasto delle mafie;
- educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
- formazione di base in materia di protezione civile.
Inoltre nella predetta legge sono altresi’ promosse l’educazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.
In questi ultimi anni la Scuola ha trascurato l’insegnamento della educazione civica, con inevitabili conseguenze di analfabetismo giuriudico, ed incolmabili lacune per i nostri ragazzi sulla conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea.
Nella mia esperienza nelle scuole come tutor nei progetti Alternanza Scuola Lavoro presentati dal Consiglio dell’Ordine di Trani, ho potuto verificare con amarezza, che i nostri ragazzi sono totalmente all’oscuro del contenuto della nostra Costituzione, dei meccanismi di voto, di come funziona la giustizia civile, amministrativa e penale e conseguentemente di quali possono essere le tutele cui hanno diritto e soprattutto quali possano essere le conseguenze delle loro azioni.
Ricordo, nel dicembre 2016, dei ragazzi maggiorenni che frequentavano l’ultimo anno di liceo che sarebbero dovuti andare a votare per l’ultimo referendum costituzionale, totalmente a digiuno di nozioni di base su cosa fosse un referendum, su come andassero effettuale le modifiche costituzionali e sull’importanza o meno di quel referendum.
Per questo motivo ritengo l’approvazione di questa legge che introduce
l’insegnamento scolastico dell’educazione civica nelle scuole un passo in avanti verso il progresso per una cittadinanza attiva e consapevole.
C’è da dire che attualmente è ancora in dubbio se la legge troverà applicazione da questo o dal prossimo anno scolastico, essendo stata promulgata appena qualche giorno fa, ma questa è un’altra storia..
Avv. Antonio Calvani