Figli a carico: pronto il ricorso per i concorrenti assistente giudiziario

figli a carico

Lo Studio Legale Calvani sta seguendo numerosi concorrenti che hanno ottenuto l’idoneità al Concorso per Titoli ed Esami ad 800 posti di Assistente Giudiziario, Area Funzionale II, Fascia Economica F2, nei ruoli del Ministero della Giustizia, e che non sono stati messi nelle condizioni di poter indicare la presenza di figli a carico, condizione che secondo l’art. 9 del bando, costituisce un titolo di preferenza, a parità di merito, e titolo di preferenza a parità di merito e titoli.

Il Ministero della Giustizia ha inizialmente  predisposto delle FAQ che avrebbero dovuto agevolare i concorrenti nella compilazione delle domande di partecipazione, al punto 10 si chiariva che cosa dovesse intendersi per figli a carico, indicando che “sono considerati (fiscalmente) a carico i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) – indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito – che nel 2015 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili”;
Moltissimi concorrenti sulla scorta della predetta indicazione,  non hanno indicato la presenza di figli a carico nella domanda, essendo i propri figli minori fiscalmente a carico dell’altro genitore.

Solo in data 16 dicembre 2016 e a soli 6 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande fissato nel 22 dicembre 2016, quando la maggior parte delle domande era stata presumibilmente già inviata e peraltro non risultava agevole accedere al sito internet del Ministero stante il sovraccarico dello stesso a causa del notevole numero di domande che vi venivano caricate, vista l’imminenza della scadenza del predetto termine) il Ministero ha provveduto ad integrare la predetta sezione FAQ (n. 10), mediante inserimento del seguente periodo riportato in grassetto : “Il reddito al quale si fa riferimento è quello del figlio e non del genitore. Il figlio è da considerarsi a carico ai fini del possesso del relativo titolo di preferenza a prescindere dalla circostanza che, dal punto di vista fiscale, lo stesso sia a carico di uno o due genitori. La condizione è autocertificabile”.

Questo comportamento del MInistero ha causato non pochi danni a quei candidati risultati idonei con figli a carico che avrebbero potuto beneficiare di posizioni più avanzate in graduatoria.

Aderisci al ricorso collettivo

Compila il modulo e sarai al più presto contattato:

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: